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La Vittoria - La Presenza della Grande Luce Significato

Venerdì, 02 Settembre 2016 01:16 Scritto da
La Vittoria del Profetismo, il momento di incontro e Presenza della Grande Luce per poterlo vincere e rendere il mondo veramente amico, amante.  L'armonia con il "Doppio", dona spirito a chi è "povero di spirito" è stanco di combattere la sfida di vittoria contro i potenti.  Foto in alto, Opera di Marc Chagall: Il Sogno di Giacobbe (1960-1966). Il dipinto si divide in due parti, a sinistra Giacobbe sogna una scala con angeli che scendono, simbolo di Provvidenza Divina; a destra: l’Angelo che porta la LUCE.  «Giacobbe fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. » (Gen 28, 10-12). Foto in basso opera di Marc Chagall 1960-1966. La Lotta di Giacobbe con l'Angelo.  All'improvviso un uomo si avvicina furtivamente a Giacobbe e lo afferra per le spalle. Per non farsi sopraffare comincia a lottare accanitamente con quell'ombra. La lotta dura fino allo spuntare dell'aurora. L'uomo disse: «Lasciami andare, perché spunta l'alba». E Giacobbe: «Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!» L'altro gli disse: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Giacobbe». Quello disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini ed hai vinto.» (Genesi 32, 24-31). Conoscere il nome di una persona (nella mentalità biblica) significa conoscere la realtà più profonda dell’individuo, in quanto il "nome" ne svela il segreto e il destino. La Vittoria del Profetismo, il momento di incontro e Presenza della Grande Luce per poterlo vincere e rendere il mondo veramente amico, amante. L'armonia con il "Doppio", dona spirito a chi è "povero di spirito" è stanco di combattere la sfida di vittoria contro i potenti. Foto in alto, Opera di Marc Chagall: Il Sogno di Giacobbe (1960-1966). Il dipinto si divide in due parti, a sinistra Giacobbe sogna una scala con angeli che scendono, simbolo di Provvidenza Divina; a destra: l’Angelo che porta la LUCE. «Giacobbe fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. » (Gen 28, 10-12). Foto in basso opera di Marc Chagall 1960-1966. La Lotta di Giacobbe con l'Angelo. All'improvviso un uomo si avvicina furtivamente a Giacobbe e lo afferra per le spalle. Per non farsi sopraffare comincia a lottare accanitamente con quell'ombra. La lotta dura fino allo spuntare dell'aurora. L'uomo disse: «Lasciami andare, perché spunta l'alba». E Giacobbe: «Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!» L'altro gli disse: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Giacobbe». Quello disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini ed hai vinto.» (Genesi 32, 24-31). Conoscere il nome di una persona (nella mentalità biblica) significa conoscere la realtà più profonda dell’individuo, in quanto il "nome" ne svela il segreto e il destino.

La Vittoria - La Presenza della Grande Luce

Questo sito internet è stato forgiato come si forma un essere magico, come la "lampada di Aladino", come opera d'alchimista che modifica se stesso e il mondo, mentre modifica la "materia", come specchio di me stesso nel mondo e specchio del mondo in me stesso.

 

Ovvero è stato plasmato alla stessa maniera dell'opera di uno sciamano, il quale trae dal legno il suo amuleto, la sua spada vincente e vivente; il magico "Pinocchio".

 

Così è stata forgiata la bacchetta magica, la verga di potenza di Mosè e di Aronne; cioè forgiamo, creiamo da pensieri e mani, da mani invisibili, il vostro scudo e la vostra lancia di potere sovrano.

 

Così, si forma, come lo sciamano, dal "legno e dall'argilla", come nuova creatura, rinnovato profeta moderno, creatura di luce, la "Maschera", l'armonia con il vostro "Doppio", la sfida di vittoria contro i potenti, questo è il potere del pensiero e della parola attraverso la rete, ed è la sfida di vittoria contro i "Potenti" i "Dominanti", ed è un banchetto d'amore con i "Poveri" dell'universo intero, dona spirito a chi è "povero di spirito" è stanco di combattere.

Così qui, si crea il "momento magico di lotta", di incontro, con la mia Luce e la vostra Luce, per poterlo vincere e rendere il mondo veramente amico - amante, per potere rinascere al suono - Tocco della sua potente Parola, della sua Benedizione.

 

"Siccome avete combattuto contro gli uomini e contro Dio, e hai vinto, il tuo nome non è più nome di vincolo di sangue, ma di Libertà di Spirito, di Magia di libertà, di Figlio - Padre - Madre dell'universo intero".

 

Ed ora, con la stessa intenzione dello stregone-nomade animista, forgiamo la nostra arma sacra; creiamo la "Presenza della Grande Luce".

 

Benedizione per gli amici e Maledizione per i nemici; per abbattere dai loro troni i superbi e per esaltare gli Umili, perché vi sia gioia; gioia e gioia attorno a voi e attorno a coloro, il che è la medesima cosa.

 

Chi nello studio prosegue invece passivo e approva con il capo senza dibattere o intervenire, si addormenterà presto, ma chi prende interesse alle cose e agli altri (negli altri ci sono anche i vostri figli!), mentre il problema si svolge lungo sentieri mai percorsi, diviene maggiorenne, può distinguere alla fine l'amico dal nemico, sa dove si apre la strada di ciò che è giusto.

 

. _ . _ .

 

"... Com'è meraviglioso il rapporto che si ha

per natura con ciò che è ritenuto il suo

contrario! Non vogliono trovarsi tutti e due insieme

nell'uomo, ma chi insegue l'uno, e lo prende,

è costretto sempre, in un certo modo, a prendere

anche l'altro, come se fossero attaccate ad un solo

capo, pur essendo due..." (Teoria dei contrari, Platone)

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Marc Chagall 1960-1966. La Lotta di Giacobbe con l'Angelo. 

Letto: 5753 volte Ultima modifica il Venerdì, 03 Agosto 2018 19:39

Per entrare in contatto con la Grande Luce si deve accedere all'apertura dei quattro livelli (quattro menti), vi ho parlato la volta precedente dei primi due livelli, ora vi parlerò di come aprire le altre due porte.

Per aprire la terza porta devi prima aver aperto le prime due.

 

La terza porta è al di sotto del subconscio: è l'inconscio.

La ragione apre la prima porta, l'amore apre la seconda porta - se sei in amore con La Luce: non convinto, ma in amore - senti una armonia, un'affinità, un affetto.

La terza porta è aperta alla resa, dall'abbandono, sei iniziato dalla Luce, questa porta rimane aperta.

Puoi essere contro la Grande Luce razionalmente.

Non importa. La Luce resta in contatto con voi.

Perché una volta aperta la terza porta rimane sempre aperta.

Ti sei arreso!

Ed è difficile chiudere la terza porta, molto, molto difficile.

È difficile aprirla, ed è difficile chiuderla.

Un giorno può accadere che decidi di chiuderla di riprenderti il tuo essere arreso.

Oppure, puoi andare ad arrenderti a qualcun altro.

Ma questo non accade mai, perché quando queste tre porte sono aperte, la Luce lavora per aprire la quarta porta.

Quindi è pressoché impossibile che vi riprendiate il vostro esservi arresi.

Prima che tu riesca a farlo, la Luce deve aver aperto la quarta porta che è al di là di voi.

Voi non potete aprirla, come non potete chiuderla.

È il superconscio

È necessario aprire tutte e tre le porte in vostro potere, cosicché la Luce possa forgiare la chiave per aprire la quarta porta, perché voi non la possedete.

Lo sforzo della Grande luce, per darvi il potere della Conoscenza, consiste nel prendersi il tempo sufficiente per entrare, attraverso le tre porte precedenti, fino alla quarta porta e forgiare la chiave ed aprirla, allora il Mondo non avrà più segreti!

Una volta aperta, tu non esisti più.

Adesso non potete fare nulla.

Potete anche chiudere le altre porte, ma la Luce possiede la chiave della quarta e resta sempre in contatto.

Anche se morite, non importa.

Se raggiungete la ragione più remota della terra o andate sulla luna, non fa nessuna differenza: la Luce ha la chiave della quarta porta.

E di fatto, un vero Maestro non conserva mai la chiave.

Apre semplicemente la quarta porta e butta in mare la chiave.

Per cui non esiste più la possibilità che la rubino o che accada qualcos'altro.

Non si può fare nulla!

Con molti di voi la Grande Luce ha forgiato la chiave della quarta porta e poi l'ha buttata via.

Per cui non dovete angustiarvi senza ragione: non c'è motivo.

Ora non potete fare nulla.

Una volta aperta la quarta porta, non ci sono più problemi.

I problemi esistevano prima.

Quella porta era rimasta chiusa per milioni di vite, ha accumulato ruggine a non finire.

Sembra più una parete che una porta.

È difficile trovare il buco della serratura, ognuno di voi ha una serratura diversa, per cui non esiste una chiave universale, perché ognuno ha la sua individualità, assomiglia alle impronte digitali; nessuno può avere le stesse impronte, né in passato né in futuro.

La tua chiave interiore per incontrare la Grande Luce, assomiglia alle vostre impronte digitali.

È totalmente individuale: nessuna chiave universale può essere d'aiuto.

Ecco perché è necessario un Maestro interiore che incontrerete in meditazione e in contemplazione della natura, perché è impossibile acquisire una chiave universale.

Ciascuno ha una porta differente, un canale differente, un tipo di serratura diverso, e un sistema di chiusura individuale.

Una volta aperta la porta, il Maestro è costantemente in contatto con voi.

Ovunque Egli sia, ovunque voi siate, la porta resta aperta.

E questa porta esiste al di là del tempo e dello spazio.

Ecco perché è detta la supermente: è il superconscio.

Ci è stato chiesto: "Avete un maestro che vi ispira? Siete sempre in contatto con il maestro? Come possiamo metterci in contatto con lui?"  - 

R. Non abbiamo nessun maestro come lo intendi tu, ma abbiamo parlato più volte solo della Grande Luce, ne siamo sempre in contatto, ma lo potete essere anche voi.

Certo, perché la Grande Luce è in contatto con tutti e quattro i nostri (e tuoi) livelli.

Il livello conscio non è l'unico!

Ma questo contatto è possibile solo quando ti sei arreso completamente e lo hai accettato come Maestro o Grande Luce; non prima.

Se sei un semplice studente, che impara dalla vita, la Grande Luce è in contatto con te solo quando tu sei in contatto con Lei; quando tu non lo sei anche la Grande Luce non lo è.

Questo fenomeno tu devi capirlo.

 

Tu possiedi quattro menti: la prima è la supermente che è solo una possibilità per il futuro, di cui porti solo i semi.

Nulla è sbocciato: esistono solo semi, è pura potenzialità.

 

Quindi esiste la mente cosciente che è la seconda delle quattro potenzialità: un minuscolo frammento con cui ragioni, pensi, decidi, discuti, dubiti, credi.

Questa mente cosciente è in contatto con la Grande Luce a cui non ti sei ancora arreso.

Quindi, ogni volta che questa mente è in contatto con la Grande Luce, anche il Maestro (se ti piace chiamarlo anche così) entra in contatto con te.

Se questa non è in contatto, anche la Grande Luce non lo è.

Sei uno studente, e ancora non hai accettato questa verità in quanto verità.

La consideri ancora un insegnante. 

L'insegnante e lo studente esistono nella mente cosciente.

Non si può fare nulla perché tu non sei aperto.

Le altre tre porte sono tutte chiuse.  Il superconscio è solo un seme: non ne puoi aprire la porta.

Vorrei fare un discorso sulla Violenza, valutarla nei suoi aspetti più disparati.

Va da sé che il discorso sulla violenza assume una diversa caratteristica oggettiva e soggettiva a seconda che la violenza sia messa in atto dalla classe oppressa oppure dalla classe opprimente.

Per restare nel problema alquanto semplificato, non è possibile mettere sullo stesso piano la violenza del "Colono" e quella del "Colonizzato": la violenza del Colono contro il Colonizzato e la violenza del Colonizzato contro il violento Colono; le "due" violenze sono realtà nettamente da distinguere.

Infatti una realtà è la violenza del Ricco e un'altra realtà è la "violenza" del Povero, quando reagisce contro la radice del potere, quando tenta di riscattarsi dalla sua stessa violenza che si muove anch'essa contro i più deboli, che lo induce a scaricare, spesso il suo fallimento di vita contro gli infimi, riproponendo in eterno la causa del suo stesso fallimento, la sua stessa oppressione.

Certo la violenza del Povero che si vuole sostituire al Ricco, opprimendo coloro che sono più poveri o poveri pari a lui, ha la stessa natura della violenza del Ricco, perché esprime sentimenti di invidia, di sopraffazione, di risentimento, di vendetta.

Questa violenza rafforza la violenza del Ricco e ne diventa anch'essa responsabile.

Questa violenza-vendetta non esprime l'esigenza di un superamento totale e totalizzante del proprio stato di sfruttato e di sfruttatore, in quanto che il "risentimento" non si muove sul piano "gli Ultimi siano i Primi, e i Primi siano gli Ultimi, affinché non vi siano né Primi, né Ultimi".

Però, logica insegna, che altro è la violenza del "Ricco" il quale avrebbe molti mezzi a sua disposizione per agire con bellezza, con magnanimità, con misericordia, con pietà, in armonia col creato tutto quanto, e altro è la violenza del Servo il quale vive in una dimensione di maggior necessità, privo dei mezzi lucenti di razionalità, per cui le sue scelte sono meno libere, meno responsabili, generalmente di quelle del Ricco o di quelle di colui che è né Ricco né Povero, ma liberato dagli opposti antagonismi.

Ci è stato chiesto: "Visto che il Profetismo Moderno parla spesso di Dio vorrei sapere la vostra idea su Dio e che religione professate. Quale significato ha questa parola? Esistono altri Dei? Chi sono?"  - 

R. Nel momento in cui tu non sei, anche tu sei un Dio.

Vorrei però farti notare che il Profetismo Moderno ha sempre chiamato questa entità "La Grande Luce", ti spiegherò poi perché.

Ma veniamo a Dio.

Dio non è qualcosa di speciale; Dio è il nostro stesso essere.

Dio è la nostra stessa esistenza.

Quando vi dico che siete Dio, sto semplicemente dicendo che noi esistiamo, che tu esisti!

Nel nostro linguaggio l'Esistenza è Dio, sono sinonimi.

Noi affermiamo che anche gli alberi, gli animali sono Dio, come pure le stelle, e anche voi.

Certo, perfino tu che mi leggi, o che mi hai scritto sei Dio!

Forse non lo sapevate.

Voi potete non essere consapevoli della vostra essenza divina.

Noi ne siamo consapevoli!

Parliamo del decimo diritto: la Meritocrazia.

La democrazia ha fallito, prendiamone atto; abbiamo vissuto sotto molti tipi di governo: aristocratico, monarchico, città-stato democratiche e ora abbiamo visto il mondo intero fissarsi sull'idea di democrazia.

Ma la democrazia non ha mai risolto alcun problema, ne ha aggiunto nuovi.

Fu vedendo questi problemi che un uomo come Karl Marx immaginò una dittatura del proletariato.

Io non ne sono un sostenitore, ho un'altra idea, che oltrepassa di molto la democrazia.

Democrazia significa "governo che proviene dal popolo, del popolo, per il popolo." Parole!!

In India vivono novecento milioni di persone, e non solo in India, come possono novecento milioni di persone esercitare il potere?

Dovranno delegare a qualcuno. chi governa non è il popolo, ma le persone che il popolo pensa di scegliere?

Su che basi sceglie? Come scegliere?

E soprattutto, come fa il popolo a scegliere le persone giuste?

Siete forse stati preparati, educati a vivere una vita democratica?

No niente di tutto questo. Le masse ignoranti si possono facilmente manipolare con mezzi semplicissimi. 

Pensate che tutte le religioni, proprio tutte, credono che voi abbiate un Anima, che venite al mondo con l'anima.

Giorgio Gurdjieff è il solo uomo, in tutta la storia dell'umanità, ad aver detto una cosa incredibile importante: "Voi non avete un'anima."

L'unico! A dispetto delle varie religioni.

La voce di G. Gurdjieff si leva da sola nella storia intera, e afferma che non tutti gli uomini hanno un'anima; la dimora dell'anima è vuota.

Esiste una possibilità: potete lavorare per crearla, ma non si nasce con un'anima.

Io so, come lo sa G. Gurdjieff, che voi venite al mondo con un'anima, ma l'idea che si nasca con un'anima non è stata di grande aiuto.

Ha addormentato l'uomo ancora di più: , si nasce con un'anima, Dio è dentro di te, il regno di dio è dentro di te, cosa dovresti fare ancora?

Lavorare duramente per ottenere quelle cose che non hai dentro di te, parlo del denaro, il potere, la rispettabilità; perché nessuno dice: "Ogni bambino nasce con i soldi (non parlo dei soldi dei genitori o ereditati!), ogni bambino nasce con il potere politico, ogni bambino nasce rispettabile." Nessun lo dice.