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Significato della Mitologia - Cos'è la Mitologia Significato

Giovedì, 12 Gennaio 2017 16:53 Scritto da
Cos'è la Mitologia, il significato della Mitologia è quello di prendere nota della Verità.  La verità è guardare la vita in modo consapevole, con profonda consapevolezza, con attenzione, in silenzio, allora il fatto si dissolve, ed appare la Verità.  Vedete un albero, carico di fiori e di foglie: è un fatto.  Ma se mediti e osservi attentamente, profondamente, un giorno i tuoi occhi, all'improvviso, si aprono; si aprono sul reale, allora l'albero non sarà più un semplice albero e il Verde sarà solo il manifestarsi di Dio in quanto verde, e la linfa che scorre nel tronco, fino alle foglie, sarà un fenomeno spirituale.  Se un giorno riuscirete a vedere l'essere dell'albero, la divinità dell'albero, esso diventerà solo una manifestazione del Divino, e Voi ne avrete vista la verità. Cos'è la Mitologia, il significato della Mitologia è quello di prendere nota della Verità. La verità è guardare la vita in modo consapevole, con profonda consapevolezza, con attenzione, in silenzio, allora il fatto si dissolve, ed appare la Verità. Vedete un albero, carico di fiori e di foglie: è un fatto. Ma se mediti e osservi attentamente, profondamente, un giorno i tuoi occhi, all'improvviso, si aprono; si aprono sul reale, allora l'albero non sarà più un semplice albero e il Verde sarà solo il manifestarsi di Dio in quanto verde, e la linfa che scorre nel tronco, fino alle foglie, sarà un fenomeno spirituale. Se un giorno riuscirete a vedere l'essere dell'albero, la divinità dell'albero, esso diventerà solo una manifestazione del Divino, e Voi ne avrete vista la verità. Riflessi di Luce. Opera di Salvatore Cataldo (Bagheria, PA).

I fatti rappresentano la Verità letta con inconsapevolezza.

È Verità vista con cecità, con occhi chiusi, senza intelligenza, in maniera non meditativa.

In questo caso la verità si trasforma in fatti.

Vi faccio un esempio: incontri un Cristo, un Buddha.

Se lo guardi con inconsapevolezza, è un semplice fatto, un fatto storico.

Sono nati in un giorno ben preciso, e un giorno moriranno.

Essi sono il corpo che sei in grado di vedere.

Sono persone con una determinata personalità.

La storia ne può prendere atto; ma se li guardate, non in modo inconsapevole, ma con profonda consapevolezza, con attenzione, in silenzio, allora il fatto si dissolve, ed appare la Verità.

 

In questo caso Cristo, Buddha non sono più qualcuno nati in un determinato giorni, ma sono coloro che non sono mai nati e che mai moriranno, ma rappresentano la Totalità, il Tutto; sono un raggio dell'infinito, un dono dell'aldilà fatto alla Terra.

Improvvisamente il fatto è scomparso, ora è presente la Verità.

Ma la storia non né può prendere atto, perché la storia è composta di fatti.

Ci sono due metodi ben definiti.

Il primo è chiamato storia: prende nota dei fatti.

L'altro è la mitologia: prende nota della Verità.

 

Non abbiamo nessuna storia che parli di Buddha, Mahavira, Cristo... sarebbe infangare qualcosa di meraviglioso, trascinandolo nella torbida inconsapevolezza dell'umanità.

Di queste persone tramandiamo mitologie scritte.

Cos'è la Mitologia?

È una parabola, che si limita ad indicare la luna, è un segno, una freccia, che non dice nulla.

E la Mitologia sarà inevitabilmente poetica, perché solo la poesia può offrire intuizione dell'ignoto.

Gesù morì sulla croce, e dopo tre giorni risorse.

Questa è poesia, non è storia. Non è un fatto, è una Verità.

Si afferma semplicemente che chiunque muoia in Dio e per Dio, consegue la vita eterna.

Chiunque sia pronto a morire per Dio, risorge ad un altro livello esistenziale.

Questi esseri perdono il corpo fisico, ma conseguono il corpo luminoso.

Non sono più della terra, ma sono parte del cielo!

Scompaiono dalla dimensione del tempo e compaiono nella sfera dell'eternità

 

Si dice che, al passaggio di Buddha, ovunque gli alberi fiorivano fuori stagione.

Questa è poesia, poesia pura.

Non è mai accaduto come fatto storico.

Ma dimostra qualcosa, e non vi è altro modo per parlarne.

Si dice che quando Maometto viaggiava sotto il sole ardente del deserto, una nuvoletta, una nuvola bianca, lo seguiva e lo proteggeva dall'arsura, come un ombrello.

Questa è poesia splendida, ma non è certamente un fatto storico.

Un uomo come Maometto è protetto nei minimi particolari dall'esistenza.

Chiunque si è arreso all'esistenza, sarà inevitabilmente protetto dall'esistenza.

Questi non sono fatti.

Sono Verità simboliche.

Qualsiasi cosa vedete intorno a voi, è un fatto.

Vedete un albero, carico di fiori e di foglie: è un fatto.

Ma se mediti e osservi attentamente, profondamente, un giorno i tuoi occhi, all'improvviso, si aprono; si aprono sul reale, allora l'albero non sarà più un semplice albero e il Verde sarà solo il manifestarsi di Dio in quanto verde, e la linfa che scorre nel tronco, fino alle foglie, sarà un fenomeno spirituale.

Se un giorno riuscirete a vedere l'essere dell'albero, la divinità dell'albero, esso diventerà solo una manifestazione del Divino, e Voi ne avrete vista la verità.

Per percepire la verità occorrono occhi meditativi.

Se non li avete, l'intera vita è grigia, spenta, composta solo di fatti morti, privi di relazione tra loro, privi di significato, un fenomeno prodotto dal caso.

Se invece vedete la verità, tutto ha un senso, tutto si unisce in una armonia, tutto inizia ad avere significato.

Ricordatelo sempre: il significato è l'ombra della verità. e quando vivono solo fatti, vivono una vita assolutamente insignificante.

 

 

L'amore

La vita è una canzone: cantala.

La vita è un gioco: giocalo.

La vita è una sfida. accettala.

La vita è un sogno: realizzalo.

La vita è un sacrificio: offrilo.

La vita è amore: assaporalo.

 

La vita è tutto questo. è molto, molto di più!!! 

 

 

Letto: 6260 volte Ultima modifica il Venerdì, 03 Agosto 2018 17:23

Ci è stato chiesto: "Visto che il Profetismo Moderno parla spesso di Dio vorrei sapere la vostra idea su Dio e che religione professate. Quale significato ha questa parola? Esistono altri Dei? Chi sono?"  - 

R. Nel momento in cui tu non sei, anche tu sei un Dio.

Vorrei però farti notare che il Profetismo Moderno ha sempre chiamato questa entità "La Grande Luce", ti spiegherò poi perché.

Ma veniamo a Dio.

Dio non è qualcosa di speciale; Dio è il nostro stesso essere.

Dio è la nostra stessa esistenza.

Quando vi dico che siete Dio, sto semplicemente dicendo che noi esistiamo, che tu esisti!

Nel nostro linguaggio l'Esistenza è Dio, sono sinonimi.

Noi affermiamo che anche gli alberi, gli animali sono Dio, come pure le stelle, e anche voi.

Certo, perfino tu che mi leggi, o che mi hai scritto sei Dio!

Forse non lo sapevate.

Voi potete non essere consapevoli della vostra essenza divina.

Noi ne siamo consapevoli!

Prima di continuare la nostra Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, voglio chiarire come l'umanità ha bisogno di una grande rivolta di pensiero contro le ingiustizie ma soprattutto contro i cosiddetti "filantropi"; ossia coloro che dichiarano di amore l'umanità, di migliorare la sorte degli uomini, pensando di rendere un grande servizio al genere umano creando enti ed associazioni fasulle, per prendere soldi.

In molti luoghi del mondo, compreso l'Italia ad esempio, per lo stesso lavoro la donna e gli extracomunitari prendono un salario inferiore agli altri, mentre nella Dichiarazione D. si afferma che il salario deve essere identico, non importa che si tratti di un uomo o di una donna oppure di uno straniero, di un bianco o di un nero.

In realtà non è così!...

Ricapitolando la nostra Dichiarazione dei Diritti d'Uomo: Il primo è la Vita..., il secondo: l'Amore..., il terzo: la Morte..., il quarto: la Ricerca della Verità...

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Secondo Il Profetismo continua nella sua delucidazione. Abbiamo esaminato i primi due punti e sono: il diritto alla Vita, il secondo che mi sta più a cuore l'Amore, veniamo ora al terzo diritto fondamentale, che unito agli altri due rappresentano le tre cose più importanti dell'esistenza, come detto sopra: la Vita, l'Amore e la Morte... e che a tutti deve essere dato, dopo una certa età a malati terminali con grandi sofferenze fisiche, il diritto inalienabile di morire.

Il quarto che vi parlerò in questo contesto è la Ricerca della Verità.

Riaffermo il terzo diritto fondamentale. Quando una persona sente di aver vissuto sufficientemente a lungo ed ha gravi patologie terminali e non desidera più trascinarsi inutilmente nella sofferenze; quando sa che quel po' di domani sarà soltanto una vuota sofferenza per sé e per gli altri, allora ha il diritto di lasciare questo corpo: è un suo diritto fondamentale.

La vita appartiene all'individuo non ad una politica ospedaliera che vede una grande spesa inutile dove chi ci guadagna è solo la politica e le società farmaceutiche.

1 commento

  • Martedì, 21 Agosto 2018 14:35
    inviato da Luisa G.
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    Luisa G.

    La filosofia definisce Fenomenologia lo studio dei fenomeni come mezzo per cogliere lo Spirito Assoluto che è dietro il fenomeno (Hegel); l'essenza di ciò che sperimentiamo (Husserl); l'obiettivo per ad andare "alle cose stesse" Heidegger. Per il Profetismo Moderno la Mitologia è il risultato alla meditazione, all'osservazione attenta e profonda, un modo per descrivere e tramandare le Verità simboliche.

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