In questo caso Cristo, Buddha non sono più qualcuno nati in un determinato giorni, ma sono coloro che non sono mai nati e che mai moriranno, ma rappresentano la Totalità, il Tutto; sono un raggio dell'infinito, un dono dell'aldilà fatto alla Terra.
Improvvisamente il fatto è scomparso, ora è presente la Verità.
Ma la storia non né può prendere atto, perché la storia è composta di fatti.
Ci sono due metodi ben definiti.
Il primo è chiamato storia: prende nota dei fatti.
L'altro è la mitologia: prende nota della Verità.
Non abbiamo nessuna storia che parli di Buddha, Mahavira, Cristo... sarebbe infangare qualcosa di meraviglioso, trascinandolo nella torbida inconsapevolezza dell'umanità.
Di queste persone tramandiamo mitologie scritte.
È una parabola, che si limita ad indicare la luna, è un segno, una freccia, che non dice nulla.
E la Mitologia sarà inevitabilmente poetica, perché solo la poesia può offrire intuizione dell'ignoto.
Gesù morì sulla croce, e dopo tre giorni risorse.
Questa è poesia, non è storia. Non è un fatto, è una Verità.
Si afferma semplicemente che chiunque muoia in Dio e per Dio, consegue la vita eterna.
Chiunque sia pronto a morire per Dio, risorge ad un altro livello esistenziale.
Questi esseri perdono il corpo fisico, ma conseguono il corpo luminoso.
Non sono più della terra, ma sono parte del cielo!
Scompaiono dalla dimensione del tempo e compaiono nella sfera dell'eternità
Si dice che, al passaggio di Buddha, ovunque gli alberi fiorivano fuori stagione.
Questa è poesia, poesia pura.
Non è mai accaduto come fatto storico.
Ma dimostra qualcosa, e non vi è altro modo per parlarne.
Si dice che quando Maometto viaggiava sotto il sole ardente del deserto, una nuvoletta, una nuvola bianca, lo seguiva e lo proteggeva dall'arsura, come un ombrello.
Questa è poesia splendida, ma non è certamente un fatto storico.
Un uomo come Maometto è protetto nei minimi particolari dall'esistenza.
Chiunque si è arreso all'esistenza, sarà inevitabilmente protetto dall'esistenza.
Questi non sono fatti.
Sono Verità simboliche.
Qualsiasi cosa vedete intorno a voi, è un fatto.
Vedete un albero, carico di fiori e di foglie: è un fatto.
Ma se mediti e osservi attentamente, profondamente, un giorno i tuoi occhi, all'improvviso, si aprono; si aprono sul reale, allora l'albero non sarà più un semplice albero e il Verde sarà solo il manifestarsi di Dio in quanto verde, e la linfa che scorre nel tronco, fino alle foglie, sarà un fenomeno spirituale.
Se un giorno riuscirete a vedere l'essere dell'albero, la divinità dell'albero, esso diventerà solo una manifestazione del Divino, e Voi ne avrete vista la verità.
Per percepire la verità occorrono occhi meditativi.
Se non li avete, l'intera vita è grigia, spenta, composta solo di fatti morti, privi di relazione tra loro, privi di significato, un fenomeno prodotto dal caso.
Se invece vedete la verità, tutto ha un senso, tutto si unisce in una armonia, tutto inizia ad avere significato.
Ricordatelo sempre: il significato è l'ombra della verità. e quando vivono solo fatti, vivono una vita assolutamente insignificante.
L'amore
La vita è una canzone: cantala.
La vita è un gioco: giocalo.
La vita è una sfida. accettala.
La vita è un sogno: realizzalo.
La vita è un sacrificio: offrilo.
La vita è amore: assaporalo.
La vita è tutto questo. è molto, molto di più!!!