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La Rete e il Profetismo Moderno Significato

Sabato, 30 Luglio 2016 15:07 Scritto da
Facciamo del Profetismo Moderno per sconfiggere, con parole chiare, ma di pace, chi fa guerra istigando persone scontente, senza valori veri; il primo è il rispetto per la vita, rispetto per le ideologie altrui, rispetto per il territorio, rispetto per la proprietà altrui. Il profetismo moderno si svolge sulla rete (simbolismo del trapezio), attraverso la rete si fa un ponte. Tutti i profeti di uguaglianza e di pace sono come “pesci”, se li lasci nella loro corrente (di vita) sono bellissimi pieni di vita. Facciamo del Profetismo Moderno per sconfiggere, con parole chiare, ma di pace, chi fa guerra istigando persone scontente, senza valori veri; il primo è il rispetto per la vita, rispetto per le ideologie altrui, rispetto per il territorio, rispetto per la proprietà altrui. Il profetismo moderno si svolge sulla rete (simbolismo del trapezio), attraverso la rete si fa un ponte. Tutti i profeti di uguaglianza e di pace sono come “pesci”, se li lasci nella loro corrente (di vita) sono bellissimi pieni di vita. Foto: Marc Chagall; Le cirque bleu 1950 - 1952. il trapezio del circo, collega due estremità (ponte), ma è anche il mezzo su cui il trapezista si esprime, il trapezista sembra nuotare nella corrente come un pesce.

Il Profetismo Moderno si svolge sulla rete, attraverso la rete si fa un ponte come dice il profeta moderno: Papa Francesco, il pontefice della religione Cattolica.

Egli afferma una grande verità: “Siamo in guerra, ma non è guerra di religione”;

io affermo: “In una società in cui la guerra non fa guadagnare niente a nessuno, in cui ogni individuo e ogni classe o strato sociale ci rimettono solamente, non nasce nessuna guerra”.

Facciamo dunque del Profetismo Moderno per sconfiggere, con parole chiare, ma di pace, chi fa guerra istigando persone scontente, senza valori veri; il primo è il rispetto per la vita, rispetto per le ideologie altrui, rispetto per il territorio, rispetto per la proprietà altrui.

Non dico libertà di Stato di uno stato qualsiasi, lo Stato nasce storicamente per codificare le disuguaglianze ed è uno strumento di organizzazione, armata e non, delle classi dominanti, come insegnavano nelle loro opere classiche i genuini socialisti – comunisti – anarchici; ed è anche insegnamento di Gandhi.

Mentre la Legge, senso vero della parola (insegnamento dei profeti) nasce la libertà del popolo, come principio di razionalità per distruggere privilegi di classe, e promuovere i “privilegi” dei piccoli, degli ultimi e per dare consapevolezza, unità, pace al popolo stesso.

La Legge è uno strumento, oggi lo vuole essere anche la rete con il pensiero di molti, di liberazione e di Giustizia.

Lo Stato globalizzato attuale invece, con i suoi “corpi separati”, con i suoi Tribunali speciali, con i suoi Servizi Segreti al di fuori della Legge, dal controllo popolare, con la sua possibilità di sospendere totalmente i diritti civili, è un controsenso con la Giustizia e con la Legge e la loro natura che è manifestazione di unità alla luce del sole e si forma attraverso una presa di coscienza di assenso e dissenso comune.

Lo Stato attuale è un culto con la sua gerarchia, per questo lo si dovrebbe chiamare “Monarchia”, anche se formalmente la chiamiamo Repubblica, finché ci sono i suoi “corpi separati” con le sue gerarchie:

“Tu devi” altro è l’organizzazione basata sulla Legge.

Da questo si deduce che non sempre ciò che chiamiamo Legge è vera Legge, potrebbe essere “Norma di Stato” con tutto ciò di divisione e di privilegi di classe che comporta.

 

Tutti i profeti di uguaglianza e di pace sono come “Pesci”, se li lasci nella loro corrente (di vita) sono bellissimi, pieni di vita, con i lori vivaci colori di forza, di speranza e se lo si coglie in quella corrente ci si può cibare di lui senza timore.

La corrente di cui parlo è la  corrente profetica moderna (la rete).

Profetismo Moderno

 

Il profeta “Nessuno” vi fa osservare dell’Unione Europea, ma vi voglio fare osservare di quale Unione si parla, occorre vedere se questa unione è tesa verso una prospettiva di giustizia generale, soprattutto per le aree povere e gli emarginati e le classi povere del “Terzo Mondo” o è fatta per rafforzare il “Dio Mammona”, per discriminare subdolamente ancora di più, la divisione “ricco – povero” esistente sulla terra.

 

Come faranno i “piccoli popoli” che stanno lottando ancora disperatamente, che lottano per tutti, a portare avanti senza fallimenti le loro rivoluzioni?...

A voi profeti della rete le parole di un Nessuno!

Letto: 5233 volte Ultima modifica il Venerdì, 30 Aprile 2021 21:28

Vorrei fare un discorso sulla Violenza, valutarla nei suoi aspetti più disparati.

Va da sé che il discorso sulla violenza assume una diversa caratteristica oggettiva e soggettiva a seconda che la violenza sia messa in atto dalla classe oppressa oppure dalla classe opprimente.

Per restare nel problema alquanto semplificato, non è possibile mettere sullo stesso piano la violenza del "Colono" e quella del "Colonizzato": la violenza del Colono contro il Colonizzato e la violenza del Colonizzato contro il violento Colono; le "due" violenze sono realtà nettamente da distinguere.

Infatti una realtà è la violenza del Ricco e un'altra realtà è la "violenza" del Povero, quando reagisce contro la radice del potere, quando tenta di riscattarsi dalla sua stessa violenza che si muove anch'essa contro i più deboli, che lo induce a scaricare, spesso il suo fallimento di vita contro gli infimi, riproponendo in eterno la causa del suo stesso fallimento, la sua stessa oppressione.

Certo la violenza del Povero che si vuole sostituire al Ricco, opprimendo coloro che sono più poveri o poveri pari a lui, ha la stessa natura della violenza del Ricco, perché esprime sentimenti di invidia, di sopraffazione, di risentimento, di vendetta.

Questa violenza rafforza la violenza del Ricco e ne diventa anch'essa responsabile.

Questa violenza-vendetta non esprime l'esigenza di un superamento totale e totalizzante del proprio stato di sfruttato e di sfruttatore, in quanto che il "risentimento" non si muove sul piano "gli Ultimi siano i Primi, e i Primi siano gli Ultimi, affinché non vi siano né Primi, né Ultimi".

Però, logica insegna, che altro è la violenza del "Ricco" il quale avrebbe molti mezzi a sua disposizione per agire con bellezza, con magnanimità, con misericordia, con pietà, in armonia col creato tutto quanto, e altro è la violenza del Servo il quale vive in una dimensione di maggior necessità, privo dei mezzi lucenti di razionalità, per cui le sue scelte sono meno libere, meno responsabili, generalmente di quelle del Ricco o di quelle di colui che è né Ricco né Povero, ma liberato dagli opposti antagonismi.

Ci è stato chiesto: "Visto che il Profetismo Moderno parla spesso di Dio vorrei sapere la vostra idea su Dio e che religione professate. Quale significato ha questa parola? Esistono altri Dei? Chi sono?"  - 

R. Nel momento in cui tu non sei, anche tu sei un Dio.

Vorrei però farti notare che il Profetismo Moderno ha sempre chiamato questa entità "La Grande Luce", ti spiegherò poi perché.

Ma veniamo a Dio.

Dio non è qualcosa di speciale; Dio è il nostro stesso essere.

Dio è la nostra stessa esistenza.

Quando vi dico che siete Dio, sto semplicemente dicendo che noi esistiamo, che tu esisti!

Nel nostro linguaggio l'Esistenza è Dio, sono sinonimi.

Noi affermiamo che anche gli alberi, gli animali sono Dio, come pure le stelle, e anche voi.

Certo, perfino tu che mi leggi, o che mi hai scritto sei Dio!

Forse non lo sapevate.

Voi potete non essere consapevoli della vostra essenza divina.

Noi ne siamo consapevoli!

Parliamo del decimo diritto: la Meritocrazia.

La democrazia ha fallito, prendiamone atto; abbiamo vissuto sotto molti tipi di governo: aristocratico, monarchico, città-stato democratiche e ora abbiamo visto il mondo intero fissarsi sull'idea di democrazia.

Ma la democrazia non ha mai risolto alcun problema, ne ha aggiunto nuovi.

Fu vedendo questi problemi che un uomo come Karl Marx immaginò una dittatura del proletariato.

Io non ne sono un sostenitore, ho un'altra idea, che oltrepassa di molto la democrazia.

Democrazia significa "governo che proviene dal popolo, del popolo, per il popolo." Parole!!

In India vivono novecento milioni di persone, e non solo in India, come possono novecento milioni di persone esercitare il potere?

Dovranno delegare a qualcuno. chi governa non è il popolo, ma le persone che il popolo pensa di scegliere?

Su che basi sceglie? Come scegliere?

E soprattutto, come fa il popolo a scegliere le persone giuste?

Siete forse stati preparati, educati a vivere una vita democratica?

No niente di tutto questo. Le masse ignoranti si possono facilmente manipolare con mezzi semplicissimi. 

Siamo giunti alle ultime dichiarazioni del profeta "Nessuno", da non considerare oro colato, ma osservare e discutere, in aggiunta alla più conosciuta Dichiarazione dei Diritti Umani.

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà della parola e di credo e dalla libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo.

- Punto Nove: un Governo Mondiale

Io sono favorevole a un solo governo per il mondo intero.

In questo caso, non sarebbero più possibili guerre e non sarebbe più necessario tenere milioni di persone nelle caserme.

Questa gente potrebbe essere produttiva, potrebbe rendersi utile, e se si fondesse con il resto dell'umanità, ogni povertà scomparirebbe.

Oggi il settanta per cento del prodotto nazionale di ogni paese viene devoluto all'esercito, mentre il resto del paese si riduce a vivere con il trenta percento.

Se gli eserciti scomparissero, questo settanta per cento ritornerebbe ad essere disponibile per tutti.

La povertà non è inevitabile, i mendicanti non sono inevitabili!

Questi mendicanti, queste Etiopie, sono una nostra creazione.

Da un lato creiamo eserciti imponenti e dall'altro facciamo morire di fame migliaia di persone.

Questi eserciti non servono a nulla.

Sono semplici organizzazioni di killer professionisti, di criminali professionisti, gente addestrata al crimine.

E noi insegniamo a tutti gli uomini come si fa ad uccidere.

E parliamo di umanità, parliamo di civiltà... quando, ancora oggi, il settanta per cento delle nostre risorse viene devoluto per uccidere altri esseri umani.

Un solo governo mondiale sarebbe un cambiamento radicale, una rivoluzione. L'intero pianeta Terra ne trarrebbe beneficio.

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Secondo Il Profetismo

Adesso è bene che vi parli di come il Profetismo in rete concepisce i Diritti dell'Uomo; vi parlerò della Nostra Dichiarazione dei Diritti dell'uomo.

In fondo la D. D. dell'Uomo evidenzia il fatto che l'umanità vive ancora soggetta a molte forme di schiavitù.

Altrimenti non occorrerebbe una Dichiarazione. La stessa necessità di averla, dimostra che l'uomo per migliaia di anni è stato ingannato.

Ed è stato ingannato in maniera così astuta, che solo elevandosi al di sopra dell'umanità si possono vincere le catene invisibili che lo imprigionano, i limiti e le carceri invisibili in cui è costretto.

La "nostra" dichiarazione comprende dieci punti fondamentali. 

 

- Il primo è la Vita

L'uomo ha diritto alla dignità di crescere per poter sbocciare fino alla sua fioritura suprema.

Perché questa fioritura è un suo diritto. L'uomo nasce sotto forma di seme (ovulo e spermatozoo) ma la società non gli fornisce il terreno adatto, le giuste attenzioni, un'atmosfera d'amore.

Al contrario, la società ha creato un'atmosfera profondamente avvelenata, carica di rabbia, odio, distruzione, violenza, guerre.

Voglio evocare la personalità storica di Gandhi, così simile a Gesù; non si deve dimenticare quello che effettivamente insegnò, non quello che gli vorrebbero far dire.

Nel suo diario: "Antiche come le montagne: la Verità e la non Violenza", egli dice: "Se dovessi scegliere tra la lotta armata e viltà, la verità mi insegna di scegliere la lotta armata; ma proprio perché sono un seguace della verità, la verità, quando non c'è viltà e c'è consapevolezza e coraggio, mi insegna la strada della non violenza".

3 commenti

  • Sabato, 04 Agosto 2018 16:47
    inviato da dome
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    dome

    K. Marx (come il Cristo dal resto) è come un bellissimo "Pesce", se lo si toglie dalla sua acqua si corrompe, muore, "puzza"; così lo si deve buttare via; ma se lo lasci nella sua corrente, diventa un meraviglioso essere pieno di vita, dispensatore di vita, pieno di colori e di gioia.
    E la corrente di Marx è il profetismo biblico. Il marxismo, se correttamente inteso, ti dilata, ti fa cittadino del mondo.
    https://prophets-word.com/articoli/nuovi-profeti/1-la-parola-del-profetismo-moderno/violenza-significato-in-tutti-i-suoi-aspetti-la-radice-della-violenza.html
    Se dovessimo ripercorrere la storia del pensiero; Socrate rivoluziono il pensiero del suo tempo, la filosofia classica dell'antichità e in parte anche la filosofia medievale sono caratterizzati dagli aspetti essenziali dell’essere (primato dell'ontologia); con rivoluzione copernicana di Kant (1724 – 1804) mette al centro l'uomo ribaltando la prospettiva filosofica, la coscienza diventa la struttura fondante, sono i nostri schemi mentali (il nostro intelletto) che determinano il modo in cui un oggetto viene percepito, le proposizioni scientifiche in grado di ampliare il nostro sapere sul mondo; K. Marx (1818-1883) fonda le sue basi su un assunto di partenza: è la realtà che determina la coscienza, è la loro condizione sociale a determinarne la coscienza degli individui, la condizione sociale influisce in modo determinante sul tipo di giudizi che si formano nella mente, lo stesso contenuto della mente, le idee, i desideri, le aspettative, sono condizionate in modo preminente dall'ambiente sociale in cui l'uomo si trova a vivere.
    Seguiranno nel secolo seguente i grandi sistemi totalitari che plageranno le coscienza per fini imperialistici. Con il totalitarismo, fenomeno tipico del novecento, la propaganda e l'informazione diventano un strumento per plagiare le coscienze ed esercitare il potere.
    Con il Profetismo Moderno, fenomeno filosofico del duemila, si scopre che la coscienza è la madre della consapevolezza; l'uomo non sarà mai libero se non arriva alla consapevolezza, l'uomo nuovo è possibile solo se saprà abbandonare ogni tipo di idealismo, con la consapevolezza l'individuo si appropria della propria unicità. Solo un pensiero consapevole fa si che non ci siano differenze di vedute tra individui di estrazione sociale e culture diverse. Un cristiano ha la stessa visione delle cose di un musulmano o di un indù qualora pensano in modo consapevole.

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  • Lunedì, 05 Settembre 2016 01:49
    inviato da Paolo Lucani
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    Paolo Lucani

    04 settembre 2016. Papa Francesco accusa e sfidai i potenti della terra riuniti nel G20 in Cina (i G20 rappresentano 80% del Pil mondiale); nella omelia di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta pronuncia queste parole: "...ha fatto sentire la sua voce ai potenti della terra, perché riconoscessero le loro colpe dinanzi ai crimini, dinanzi ai crimini - ha ripetuto - della povertà creata da loro stessi".

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  • Martedì, 23 Agosto 2016 15:40
    inviato da Giorgio Getani
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    Giorgio Getani

    La nuova chiesa di Francesco basata sulla lotta ai privilegi di pochi e sul concetto che non si è veri cristiani se non si è impegnati attivamente verso chi ha bisogno… dicano pure che fa politica, ma la POLITICA è una attività nobile...

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