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Non temo di ripetere la verità che è antica come le montagne e la ripeto anche con le parole del vecchio saggio cinese Taoista Lao Tseu.
Lao Tseu, secondo cui "il Tao, la legge del cielo è come un arciere: innalza ciò che è basso e abbassa ciò che è in alto; l'opposto è la legge degli uomini, essa dà a chi ha già e toglie a chi non ha" (da Lao Tseu).
Da ciò ne consegue, se noi vogliamo essere figli del cielo, uomini di pace, cioè figli di Dio, dobbiamo cercare di conformarci con pensieri, parole, azioni, alla natura della legge del cielo, compito non facile in questo mondo di fissità, di statualizzazione, di codificazione di immane disuguaglianze che si giustificano col dire che appartengono alla natura delle cose.
Parliamo del decimo diritto: la Meritocrazia.
La democrazia ha fallito, prendiamone atto; abbiamo vissuto sotto molti tipi di governo: aristocratico, monarchico, città-stato democratiche e ora abbiamo visto il mondo intero fissarsi sull'idea di democrazia.
Ma la democrazia non ha mai risolto alcun problema, ne ha aggiunto nuovi.
Fu vedendo questi problemi che un uomo come Karl Marx immaginò una dittatura del proletariato.
Io non ne sono un sostenitore, ho un'altra idea, che oltrepassa di molto la democrazia.
Democrazia significa "governo che proviene dal popolo, del popolo, per il popolo." Parole!!
In India vivono novecento milioni di persone, e non solo in India, come possono novecento milioni di persone esercitare il potere?
Dovranno delegare a qualcuno. chi governa non è il popolo, ma le persone che il popolo pensa di scegliere?
Su che basi sceglie? Come scegliere?
E soprattutto, come fa il popolo a scegliere le persone giuste?
Siete forse stati preparati, educati a vivere una vita democratica?
No niente di tutto questo. Le masse ignoranti si possono facilmente manipolare con mezzi semplicissimi.
La Presa di Coscienza che siamo educati ad accettare il dolore - L'amore per la paura.
Il rapporto "ricco - povero"; "servo - padrone" divide tutti, divide soprattutto le coscienze di coloro che hanno interesse alla distruzione di quel rapporto.
La saggezza profetica Biblica esprime bene questa situazione: "In uno Stato di oppressione anche un saggio diviene stolto" (Ecclesiaste 6-7) è soprattutto la paura che piega anche le coscienze più forti...
"Io che sono Nessuno così vi parlo!", adesso è venuto il momento di spiegarvi il perché mi dichiaro un "Nessuno".
I desideri sono sogni, non sono realtà.
Non puoi realizzarli e non puoi neppure reprimerli: perché tu possa realizzare una cosa è necessario che sia reale; e anche per poterla reprimere deve essere reale.
Solo i bisogni possono essere realizzati, oppure possono essere repressi.
I desideri non possono né essere realizzati, né essere repressi.
Cercate di capirlo perché è un punto molto complesso.
Un desiderio è un sogno.
Se riesci a capirlo sparisce.
Non è necessario reprimerlo. Che bisogno c'è di reprimerlo?
Vuoi diventare famosissimo? Questo è un sogno, un desiderio, perché al corpo non interessa diventare famoso.
Di fatto, il corpo soffre moltissimo quando lo diventi.
Non c'è più pace, sei continuamente preoccupato, infastidito dagli altri proprio perché sei famoso.
Voltaire ha scritto: "Quando non ero famoso, pregavo sempre Dio per diventarlo. alla fine sono diventato famoso. Allora ho incominciato a pregare. Questo è troppo. è troppo! Ora fammi tornare un nessuno"
"Prima di essere qualcuno camminavo e nessuno mi osservava, ero tristissimo. Nessuno mi dava attenzione, ero libero!"
"Poi sono diventato famoso."
Egli scrive: "E mi era diventato difficile camminare per strada perché la gente mi si affollava attorno. Ero sempre e ovunque assillato dalla folla!"
Per questo pregava: "Ho commesso un errore. Fammi semplicemente diventare un nessuno. Sono diventato un prigioniero."
Le persone famose sono sempre prigionieri.
Siamo giunti alle ultime dichiarazioni del profeta "Nessuno", da non considerare oro colato, ma osservare e discutere, in aggiunta alla più conosciuta Dichiarazione dei Diritti Umani.
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà della parola e di credo e dalla libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo.
- Punto Nove: un Governo Mondiale
Io sono favorevole a un solo governo per il mondo intero.
In questo caso, non sarebbero più possibili guerre e non sarebbe più necessario tenere milioni di persone nelle caserme.
Questa gente potrebbe essere produttiva, potrebbe rendersi utile, e se si fondesse con il resto dell'umanità, ogni povertà scomparirebbe.
Oggi il settanta per cento del prodotto nazionale di ogni paese viene devoluto all'esercito, mentre il resto del paese si riduce a vivere con il trenta percento.
Se gli eserciti scomparissero, questo settanta per cento ritornerebbe ad essere disponibile per tutti.
La povertà non è inevitabile, i mendicanti non sono inevitabili!
Questi mendicanti, queste Etiopie, sono una nostra creazione.
Da un lato creiamo eserciti imponenti e dall'altro facciamo morire di fame migliaia di persone.
Questi eserciti non servono a nulla.
Sono semplici organizzazioni di killer professionisti, di criminali professionisti, gente addestrata al crimine.
E noi insegniamo a tutti gli uomini come si fa ad uccidere.
E parliamo di umanità, parliamo di civiltà... quando, ancora oggi, il settanta per cento delle nostre risorse viene devoluto per uccidere altri esseri umani.
Un solo governo mondiale sarebbe un cambiamento radicale, una rivoluzione. L'intero pianeta Terra ne trarrebbe beneficio.
Il colonialismo è partito dall'Europa, come un boomerang è ritornato in Europa col Nazionalsocialismo.
Non si tratta di una colpa della gente di lingua tedesca; quando un cancro colpisce un organo, non è quell'organo specifico che lo ha creato, è tutto l'organismo che ha contribuito a crearlo: Impero, antisemitismo, Stato Capitalistico, Colonialismo, Comunismo di Stato, Mafia, Massoneria, Famiglia Patriarcale, lavoro servile...
D'altronde il vero rappresentante di un popolo sono le sue parti migliori (per "10" giusti si può salvare una città ingiusta... il "popolo ingiusto" può continuare la sua vita... Abraham Profeta) sono i suoi cittadini migliori: essi sono la maggioranza: incarnano la maggioranza passata e futura.
Di un popolo la vera maggioranza non è quella statistica del presente: è quella qualitativa del presente.
Il 10 dicembre 1948, l'assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò è proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Alla votazione erano presenti 48 paesi, tra cui gli Stati Uniti, promotori della Dichiarazione, e tutti votarono a favore.
I paesi assenti erano 8: il blocco orientale, l'Arabia Saudita, il Sud Africa e parte dei Paesi Russi.
Dopo questa solenne deliberazione l'Assemblea delle N. U. diede istruzione al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione, a tal uopo, di pubblicarne e distribuire il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali, ma anche in quante altre lingue gli fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione.
Ma veniamo ai nostri più moderni diritti, visto che da oltre settantanni il mondo è andato avanti, ma la Dichiarazione dei D. U. è rimasta tale e quale.
Il settimo diritto: una sola Terra, una sola Umanità.
Per quanto mi costa, esistono solo due teorie dell'interpretazione dei sogni che si sforzano di essere esaurienti e scientifiche.
Le due scuole che sostengono di comprendere e di interpretare i sogni sono la scuola freudiana di Psicoanalisi e la scuola di Psicologia individuale.
Tra queste due, forse soltanto la scuola di Psicologia individuale potrebbe sostenere che la propria spiegazione va perfettamente d'accordo con il senso comune.
I precedenti tentativi di comprendere i sogni non erano certamente di carattere scientifico, eppure meritano una certa considerazione, perché quanto meno rivelano in che modo gli uomini hanno considerato i loro sogni, e quale è stato il loro atteggiamento verso il sogno.
Dato che i sogni sono una parte dell'attività creativa della mente, se scopriamo che cosa gli uomini si aspettano da essi allora giungeremo molto vicino a vederne lo scopo.
Proprio all'inizio della nostra indagine, ci troviamo di fronte a un fatto sorprendente: sembra che sia sempre stato dato per scontato che i sogni abbiamo qualche reazione con il futuro.
Spesso gli uomini avevano la sensazione che nei sogni qualche spirito guida, qualche dio o qualche antenato, si impossessasse della loro mente e la influenzasse.
Essi usavano i sogni per avere una guida quando si trovavano in difficoltà.
Falsità sui Diritti Umani - La società civilizzata Non Esiste
Mi è andato il pensiero sui diritti umani, precisamente il mio pensiero da profeta della rete, quindi illuminato sugli uomini, è naufragato sulle cosiddette Nazioni Unite, e sulla giornata per i diritti dell'uomo.
Non dobbiamo dimenticare un fatto fondamentale: noi viviamo in una società ipocrita.
Fu chiesto ad un grande filosofo, cosa ne pensasse della civiltà, egli rispose precisamente così: "È una buona idea, ma qualcuno deve trasformare l'idea in realtà. La civiltà non esiste ancora, malgrado ciò che se ne pensi. È un sogno proiettato nel futuro."
Le persone che detengono il potere-politico, religioso-sociale, sono al potere perché ancora non si è realizzata la civiltà, il perché è semplice: un mondo civilizzato, uomini maturi,
non hanno bisogno di nazioni - tutti i confini sono falsi -
non hanno bisogno di religioni, perché tutte queste teologie sono finzioni.
Osserviamo la gente che da migliaia di anni detiene il potere - i preti, i politici, le multinazionali, i magnati - hanno tutti i mezzi per impedire l'evoluzione umana.
È il modo migliore per impedire l'evoluzione è convincere l'uomo che egli è civilizzato, convincerlo che è già un essere umano, che non è necessario vivere un processo di trasformazione.
La debolezza dell'uomo sta nel suo credere a tutte le menzogne che i politici e non solo, hanno diffuso mentre sa benissimo che la civiltà non esiste, ne esiste qualcosa che abbia a che fare con la "sensibilità umana".
La Realtà Nomade Animista - Le Originarie Comunità Comuniste
Parliamo della realtà nomade animista nei suoi miti: essa nella sua storia vive nel Periodo delle Origini, quando non esistevano in tutta la Terra né lo Stato né la Proprietà di Classe, mentre riluceva in tutto il suo splendore di vita la Legge della Vita, il Verbo, espressione dell'Interesse del più Debole, espressione di razionalità, di novità, di vera mondiale paternità spirituale.
Si pensi al modo con cui fu fatta l'Italia e si rifletti sul modo in cui si sta facendo l'Europa.
In Europa si è unificata la moneta in euro per tutti i popoli - e in Italia la lingua.
Ma è stata veramente una bella cosa o sono state tralasciate molte verità e libertà? L'Italia così come sei veramente nata, così come ti ha voluto lo Stato della classe dominante, qual è la tua nascosta storia?
Qual è la tua origine inconfessata?
Cos'è l'Animismo? L'Animismo è una facoltà dell'anima, la sua azione sull'uomo è sempre positiva, in un certo modo divina.
Ma cos'è l'Anima?
È la parte spirituale dell'uomo, contrapposta al corpo; che non ha nulla a che vedere con la mente sede dell'intelletto, col cuore sede del sentimento come già avevano individuato gli antichi popoli animici e ai nostri giorni la moderna psicologia dell'inconscio.
Il riconoscimento di qualcosa che esiste nell'uomo e che gli sopravvive è una delle forme dell'animismo.
Tutto ciò che di bello, di nobile, altruistico non è concepito dalla fredda ragione, neppure dal sentimentale cuore, ma appunto dall'anima.
La credenza nell'esistenza di un anima umana ha potuto precedere il concetto dell'esistenza di un Dio o di dei.
Quando un uomo salva un suo simile in pericolo a discapito del proprio interesse e molte volte della propria vita, è la parte animica dell'uomo che si mette in azione, va da sé che la ragione pone subito paure o pericoli e indietreggia; il cuore salva solo se è interessato.
Ma torniamo al concetto di anima e scorgiamo che tutti i popoli così detti "primitivi" (ma i veri primitivi a livello animico siamo noi!) i nativi d'America, i popoli andini, per citarne alcuni, credevano fortemente all'esistenza di uno spirito che abitava non solo negli uomini ma gli oggetti o gli esseri non umani (animali) può essere a mio avviso stato anteriore alla convinzione dell'esistenza di un anima umana.
Il riconoscimento di qualcosa che sopravvive all'uomo tuttavia, in genere è la prima forma dell'animismo.
L'uomo anche quando è morto possiede uno spirito o più spiriti (fino a sette e persino tredici in Melanesia) ciò non toglie che quasi tutti i popoli hanno più tardi dissociato anima e spirito.
Le cose sono più complesse su l'animismo degli oggetti non deriva obbligatoriamente dall'oggetto stesso. Quando il bambino colpisce il tavolo contro cui ha urtato gli attribuisce più o meno uno spirito poiché lo considera responsabile.
Allo stesso modo, quando i precetti biblici (esodo XX, 28-29) infliggono pene al toro che ha incornato un uomo o una donna, non vi è anche qui una forma estensiva di animismo?
Rendere responsabile l'animale vuol dire attribuirgli una sorta di anima.
Nella vita degli uomini, come in quella dei libri, in particolare di quei trattati che parlano della vita come questo, per pura ipotesi, magari ispirati, l’ultimo atto è quello che vale e l’ultima frase è quella che conta. Se qualche articoli ha saputo, seppure in modo marginale, parlare o ispirare qualche lettore, in queste righe vorrei aggiungere: “Nello scrivere questo, ho ascoltato il mio cuore, che forse a sua volta ha sentito il richiamo del nostro tempo inquieto! E dopo esserci imposti nello scrivere un continuo controllo per poter dare risalto alla sostanza e al contenuto, vorrei in queste righe lasciare parlare il cuore sull'importanza della "parola" e del "tempo" per il profetismo moderno.
Siamo nell'era tecnologica, ma come tutte le situazioni ci sono tre lati. A detrimento della personalità di ognuno di noi, la nostra società tecnologica crea l'ingegnosa mostruosità del gruppo, questo il suo lato negativo da tenere sotto controllo, crea della gerarchia sociale "servo - padrone"; mentre al modo di vivere della società socialiste - animiste - nomade poco interessa la produzione accumulatrice del gruppo, piuttosto interessa la creatività magico - artistica - sognatrice - creativa di tutti gli appartenenti al gruppo.
Il modo da vivere animista - nomade impara dagli uccelli del cielo e dai gigli dei campi, usa la tecnologia per lavorare.