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La paura è stata il più grande oppressore dell'umanità perché vi ha impedito di conoscere e di esprimere chi e cosa siete.
Vi ha impedito di sperimentare la gioia e l'avventura della vita.
Vi ha costretti entro i limiti della povertà, dell'ignoranza, della malattia e della morte.
Vita dopo vita vi ha tenuti prigionieri della ruota della vita su questo piano della densità della materia.
E quando esiste la paura nella vostra consapevolezza, non può esistere l'amore di Dio, l'amore del Sé, l'amore del fratello a fratello, da dio a dio, non può mai esistere perché la paura soffoca l'espressione e l'esperienza dell'amore.
Non potete mai veramente amare e ricevere amore da ciò che temete.
Questa è la grande e unica verità da comprendere.
Esiste da lungo tempo una profezia che parla della “seconda venuta di Cristo”.
Ebbene, questa profezia è veramente una grande verità, e vi spiego perché e quando vedrà il suo compimento.
Ma non si tratta del ritorno di Gesù Cristo come voi lo immaginate.
La profezia si compirà quando i semplici insegnamenti vissuti esemplarmente da questa grande anima diverranno viva realtà in ogni essere su questa terra!
E ciò succederà quando tutti, uno per uno, comprenderanno le verità che Gesù ha così strenuamente cercato di insegnare all'umanità, ed ameranno se stessi abbastanza per vivere questa verità, fermamente ed impavidamente, e tutta via con umiltà.
Il Cristo che sta per tonare è la comprensione in ognuno di voi che siete un principio divino ed immortale - che siete, straordinariamente, - ciò che chiamate Dio.
È il Cristo senza paura, l'umile, l'amoroso, il gentile, il nobile Cristo che emerge dal profondo del nostro essere e diventa dominante nella nostra vita.
Non c'è mai stato solo un unico Cristo.
“Cristo” è un'antica parabola che significa semplicemente: “uomo–dio realizzato”.
Chiunque vive nella carne è un uomo–dio.
Chiunque vive su questo piano è un figlio o figlia del Padre, perché ognuno è una parte della Mente di Dio ed esprime la propria divina intelligenza attraverso la forma chiamata umanità.
Quando capite questo, diventate “l'unto”.
E chi vi unge?
Dio!, o meglio: il vostro dio, il Sé.
Voi ungete voi stessi attraverso la conoscenza e dedicate la vostra vita a servire le emozioni dell'amore e della gioia.
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Riprendiamo il nostro discorso sul P. M. dopo un periodo di lungo silenzio per parlare di libertà, perché è importante in questo oscuro e tenebroso periodo risvegliare le coscienze attraverso antichi concetti con nuove terminologie moderne e attuali. Parliamo, quindi, del concetto di libertà, del moderno e nuovo concetto di libertà e di come si può fare per non farsi imprigionare, per non farsi ingabbiare la mente, la coscienza e dunque la "libertà individuale".
Parlerò ora delle leggi del nostro paese, (ma non solo dell'Italia o dell'Europa) e della loro trasgressione.
Dio, (la scintilla divina dentro ognuno di noi), l'illimitato processo del pensiero, l'Infinito, è in verità: senza – legge.
A differenza dei nostri governi che emanano articoli di legge, il Padre non limita i pensieri. Esso è la manifestazione dei pensieri che costituiscono il suo Essere – non potrebbe neppure farlo.
Dio è così: senza – legge, che ha permesso alla legge di essere.
Solo l'uomo è legislatore.
Solo l'uomo, che vive in un orizzonte limitato, crea norme legislative per controllare le azioni degli esseri umani.
Essere l'essenza illimitata che Dio è, e che io insegno umilmente ad essere, significa essere: senza – legge.
Vi spiegherò cosa significa: essere senza – legge; significa essere illimitati nel pensiero, nei vostri processi mentali.
Significa essere senza alcun pensiero, ideale o atteggiamento che restringa o limiti i vostri pensieri e con ciò i sentimenti che da essi provengono.
È assolutamente necessario che diventiate "illimitati" nei vostri pensieri per diventare la sublime emozione che Dio è.
Chi tra di voi che leggerà queste pagine, nel processo verso l'illimitatezza, riterrà accettabile trasgredire le leggi del proprio paese, sappia che con ciò sarà ancor più limitato di quanto non fosse prima.
Perché con tale azione dà credito, dà potere al pensiero che la sua libertà, la sua gioia, la sua illimitatezza, la sua divinità risiedono al di fuori del suo essere e non dentro di lui.
C'è forse cosa al mondo per cui valga la pena essere più limitati?
Nessuna!! Proprio nessuna.
Amici, cercate di comprendere: la libertà proviene da dentro.
La libertà deve essere riconosciuta ed accettata dentro di voi, sapendo che siete sempre liberi, degni e nobili del vostro carattere, sempre liberi di rispettare ed amare voi stessi e gli altri, sempre liberi di pensare qualunque pensiero e di vivere l'emozione di tale pensiero.
Questa è libertà.
Questo è essere illimitati.
Questa è gioia.
Questo è ciò che vi permette di essere sempre nel regno dei cieli che, in verità, è dentro di voi.
Ci sono grandi maestri, sublimi dei, che vivono sotto governi più oppressivi e restrittivi del vostro mondo, è tuttavia rimangono liberi.
Rimangono liberi!
Potete rinchiuderli in prigione, ma non potrete mai imprigionare le loro menti e i loro pensieri.
Grazie all'illimitatezza dei processi del loro pensiero, essi sperimentano quella gioia e quella libertà che molti di voi, in questo grande paese, cercano strenuamente di raggiungere.
Potete anche minacciare di tagliar loro la testa, ma potete forse con ciò intimidirli e privarli della gioia del momento?
No!
Perché ognuno di noi che ha una coscienza individuale e non strutturata in un sistema, sa di essere eterno, unico, sa che il suo regno è eterno Pensiero.
Nel nostro e vostro governo, che avete costituito, come dicono: "dal popolo, attraverso il popolo, per il popolo”; quel popolo, cioè voi, determina le norme legislative.
Se avete scelto di vivere entro i confini di questo paese, avete anche accettato le sue leggi e dovete, quindi, attenervi ad esse nei vostri rapporti con gli altri esseri.
Se avete scelto di vivere in questo regno, allora amatelo.
Amate la vostra decisione di essere qui.
Se c'è una legge o una norma che non vi aggrada, o che sentite di non poter permettere che esista, allora cambiatela, ma fatelo con strumenti pacifici.
Avete dentro di voi il potere di farlo!
Siate giusti.
Essere “giusti” significa fare un giusto uso del sé.
Significa essere benedetti, degni e nobili nel vostro carattere, nei vostri atti e nelle vostre azioni, rispettando la libertà dentro di voi.
Amate il vostro paese “dal popolo, attraverso il popolo, per il popolo”.
È uno splendido paese.
Amate i legislatori, la Costituzione.
Voi siete i legislatori, vostra è la Costituzione.
Rispettando le leggi del vostro paese.
Se non vi piacciono, cambiatele.
Se non desiderate cambiarle, onoratele o cercatevi un altro paese.
Ma permettete sempre la libertà d'essere illimitata nel vostro pensiero.
La vita non ha altro scopo che se stessa, perché la vita è un altro nome per indicare Dio.
Ogni altra cosa, nel mondo, può avere uno scopo, può essere un mezzo per raggiungere un fine.
Ma una cosa almeno deve essere lasciata come fine di ogni cosa, senza che per questo sia un mezzo per raggiungere alcunché.
Potete definirla: "Esistenza".
Potete definirla: "Dio".
Potete definirla: "Vita".
Sono nomi diversi per indicare una sola realtà.
Dio è il nome che i teologi hanno dato alla vita, e nasconde un pericolo: può essere confutato, può essere dibattuto.
Quasi metà del mondo non crede in alcuna divinità.
E non solo i comunisti, anche i buddisti, i giainisti e migliaia di liberi pensatori che si definiscono "atei".
Il nome di Dio non è difendibile con tanta facilità, in quanto è stato dato dall'uomo e non esiste prova alcuna, né alcuna evidenza, nessun argomento a favore: rimane, più o meno, una parola vuota.
Ci è stato chiesto: "Esiste il Dio delle religioni? Qual è lo scopo della vita?"
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R. La vita non ha altro scopo che se stessa, perché la vita è un altro nome per indicare Dio.
Ogni altra cosa, nel mondo, può avere uno scopo, può essere un mezzo per raggiungere un fine.
Ma una cosa almeno deve essere lasciata come fine di ogni cosa, senza che per questo sia un mezzo per raggiungere alcunché.
Potete definirla: "Esistenza".
Potete definirla: "Dio".
Potete definirla: "Vita".
Sono nomi diversi per indicare una sola realtà.
Dio è il nome che i teologi hanno dato alla vita, e nasconde un pericolo: può essere confutato, può essere dibattuto.
Quasi metà del mondo non crede in alcuna divinità.
E non solo i comunisti, anche i buddisti, i giainisti e migliaia di liberi pensatori che si definiscono "atei".
Il nome di Dio non è difendibile con tanta facilità, in quanto è stato dato dall'uomo e non esiste prova alcuna, né alcuna evidenza, nessun argomento a favore: rimane, più o meno, una parola vuota.
I fatti rappresentano la Verità letta con inconsapevolezza.
È Verità vista con cecità, con occhi chiusi, senza intelligenza, in maniera non meditativa.
In questo caso la verità si trasforma in fatti.
Vi faccio un esempio: incontri un Cristo, un Buddha.
Se lo guardi con inconsapevolezza, è un semplice fatto, un fatto storico.
Sono nati in un giorno ben preciso, e un giorno moriranno.
Essi sono il corpo che sei in grado di vedere.
Sono persone con una determinata personalità.
La storia ne può prendere atto; ma se li guardate, non in modo inconsapevole, ma con profonda consapevolezza, con attenzione, in silenzio, allora il fatto si dissolve, ed appare la Verità.
Diciamolo in modo chiaro, ci sono persone che sono talmente legati alle loro convinzioni da non accettare o condividere quelle degli altri.
Eccomi pronto a spiegarvi il potere della convinzione, come la sua forza possa nuocere le persone.
È facile dimostrare che le convinzioni sono onnipotenti e che tutte le forme di potere derivano da loro.
Pensate che tutte le religioni, proprio tutte, credono che voi abbiate un Anima, che venite al mondo con l'anima.
Giorgio Gurdjieff è il solo uomo, in tutta la storia dell'umanità, ad aver detto una cosa incredibile importante: "Voi non avete un'anima."
L'unico! A dispetto delle varie religioni.
La voce di G. Gurdjieff si leva da sola nella storia intera, e afferma che non tutti gli uomini hanno un'anima; la dimora dell'anima è vuota.
Esiste una possibilità: potete lavorare per crearla, ma non si nasce con un'anima.
Io so, come lo sa G. Gurdjieff, che voi venite al mondo con un'anima, ma l'idea che si nasca con un'anima non è stata di grande aiuto.
Ha addormentato l'uomo ancora di più: sì, si nasce con un'anima, Dio è dentro di te, il regno di dio è dentro di te, cosa dovresti fare ancora?
Lavorare duramente per ottenere quelle cose che non hai dentro di te, parlo del denaro, il potere, la rispettabilità; perché nessuno dice: "Ogni bambino nasce con i soldi (non parlo dei soldi dei genitori o ereditati!), ogni bambino nasce con il potere politico, ogni bambino nasce rispettabile." Nessun lo dice.
Prima di continuare la nostra Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, voglio chiarire come l'umanità ha bisogno di una grande rivolta di pensiero contro le ingiustizie ma soprattutto contro i cosiddetti "filantropi"; ossia coloro che dichiarano di amore l'umanità, di migliorare la sorte degli uomini, pensando di rendere un grande servizio al genere umano creando enti ed associazioni fasulle, per prendere soldi.
In molti luoghi del mondo, compreso l'Italia ad esempio, per lo stesso lavoro la donna e gli extracomunitari prendono un salario inferiore agli altri, mentre nella Dichiarazione D. si afferma che il salario deve essere identico, non importa che si tratti di un uomo o di una donna oppure di uno straniero, di un bianco o di un nero.
In realtà non è così!...
Ricapitolando la nostra Dichiarazione dei Diritti d'Uomo: Il primo è la Vita..., il secondo: l'Amore..., il terzo: la Morte..., il quarto: la Ricerca della Verità...
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Secondo Il Profetismo continua nella sua delucidazione. Abbiamo esaminato i primi due punti e sono: il diritto alla Vita, il secondo che mi sta più a cuore l'Amore, veniamo ora al terzo diritto fondamentale, che unito agli altri due rappresentano le tre cose più importanti dell'esistenza, come detto sopra: la Vita, l'Amore e la Morte... e che a tutti deve essere dato, dopo una certa età a malati terminali con grandi sofferenze fisiche, il diritto inalienabile di morire.
Il quarto che vi parlerò in questo contesto è la Ricerca della Verità.
Riaffermo il terzo diritto fondamentale. Quando una persona sente di aver vissuto sufficientemente a lungo ed ha gravi patologie terminali e non desidera più trascinarsi inutilmente nella sofferenze; quando sa che quel po' di domani sarà soltanto una vuota sofferenza per sé e per gli altri, allora ha il diritto di lasciare questo corpo: è un suo diritto fondamentale.
La vita appartiene all'individuo non ad una politica ospedaliera che vede una grande spesa inutile dove chi ci guadagna è solo la politica e le società farmaceutiche.
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Secondo Il Profetismo
Adesso è bene che vi parli di come il Profetismo in rete concepisce i Diritti dell'Uomo; vi parlerò della Nostra Dichiarazione dei Diritti dell'uomo.
In fondo la D. D. dell'Uomo evidenzia il fatto che l'umanità vive ancora soggetta a molte forme di schiavitù.
Altrimenti non occorrerebbe una Dichiarazione. La stessa necessità di averla, dimostra che l'uomo per migliaia di anni è stato ingannato.
Ed è stato ingannato in maniera così astuta, che solo elevandosi al di sopra dell'umanità si possono vincere le catene invisibili che lo imprigionano, i limiti e le carceri invisibili in cui è costretto.
La "nostra" dichiarazione comprende dieci punti fondamentali.
- Il primo è la Vita
L'uomo ha diritto alla dignità di crescere per poter sbocciare fino alla sua fioritura suprema.
Perché questa fioritura è un suo diritto. L'uomo nasce sotto forma di seme (ovulo e spermatozoo) ma la società non gli fornisce il terreno adatto, le giuste attenzioni, un'atmosfera d'amore.
Al contrario, la società ha creato un'atmosfera profondamente avvelenata, carica di rabbia, odio, distruzione, violenza, guerre.
Sognare Animali - Interpretazione dei sogni secondo il Profetismo Moderno
I sogni in cui compaiono gli animali sono fra i più frequenti, ed è questo che hanno un posto molto importante nelle diverse chiavi dei sogni.
Ma il loro numero è tale che sarebbe impossibile esaminarli tutti uno per uno.
Perciò qui tratteremo invece gli animali in genere, e in seguito illustreremo le particolarità di alcuni di essi, scelti per frequenza con cui compaiono in base ai vostri quesiti e sogni.
Intanto, in genere va chiarito che, nella chiave dei sogni gli animali vanno assimilati agli uomini.
Le caratteristiche degli uni si applicano dunque agli altri.
Così la volte corrisponde ad un uomo scaltro, il lupo a un ladro, la pernice ad un individuo lascivo.
E' in base a questa antica teoria, all'origine della quale si trova una penetrante osservazione del mondo animale, che si interpretano i sogni.
Alcuni di questi simboli non sono cambiati nei secoli.
Tutti gli animali selvatici assumono il significato di nemici, di uomini feroci, e anche di paure e di malattia.
Gli animali domestici si riferiscono alla vita famigliare.
Il toro e la mucca sono sempre stati collegati alla fecondità; quali principi maschili e femminili.
Quando si parla di peccato, si deve scomodare la religione, perché il "peccato" è solo la trasgressione cosciente e volontaria della legge Divina, nel linguaggio corrente si parla di colpa.
Nella concessione del pensiero teologico-giudaico, ma anche nella religione mussulmana-cristiana, il peccato è soprattutto in simbiosi con la disobbedienza verso la volontà divina, come risulta sostanzialmente da quella che è ritenuta la causa del primo peccato, la disobbedienza di Adamo; in tutt'altro modo la pensa la filosofia di vita buddista, dove trae i suoi dogmi dalla filosofia brahaminica e sostiene che l'uomo non può sfuggire al ciclo della legge causa - effetto e non fa nessun cenno al peccato come l'intende la religione cristiana cattolica.
Nella tradizione giudaica, però, quest'atto non era considerato alla stregua di un peccato "originale" ereditato da tutti i discendenti di Adamo, ma soltanto quale appunto il primo peccato, non necessariamente all'opera anche nei discendenti di Adamo.
L'elemento comune è costituito dall'idea che la disobbedienza ai comandamenti di Dio è peccato, quali che siano i comandamenti stessi; né la cosa può sorprendere, se teniamo presente che, nella corrispettiva parte della vicenda biblica, Dio è concepito come rigidità autorità, sul modello di un re, dei re orientali.
La chiesa feudale insegnava alla gente a temere così l'autorità non soltanto nella persona dei funzionari incaricati di far rispettare le leggi (giuste o sbagliate) perché dispongono di armi.
Una paura del genere, quale il peccato, non sarebbe garanzia sufficiente per l'adeguato funzionamento dello stato.
La gente rispetta la Legge non soltanto perché ha paura, ma perché, disobbedendo a essa, si sente colpevole, si sente in "peccato" ossia "sporco", e questo sentimento può essere superato unicamente con il perdono che soltanto le autorità possono concedere; mentre chi ha commesso una colpa commette un atto che infrange la morale comune o la legge, la colpa è un comportamento da cui deriva il verificarsi di un evento dannoso attributo ad una negligenza.
Voglio evocare la personalità storica di Gandhi, così simile a Gesù; non si deve dimenticare quello che effettivamente insegnò, non quello che gli vorrebbero far dire.
Nel suo diario: "Antiche come le montagne: la Verità e la non Violenza", egli dice: "Se dovessi scegliere tra la lotta armata e viltà, la verità mi insegna di scegliere la lotta armata; ma proprio perché sono un seguace della verità, la verità, quando non c'è viltà e c'è consapevolezza e coraggio, mi insegna la strada della non violenza".