Ad esempio: gli eserciti sono inutili se i soldati non credono nella causa per cui combattono, oppure, quando si tratta di mercenari, se non sono convinti che il loro comandante è in grado di condurli alla vittoria.
La legge è altrettanto inutile se non è rispettata.
L'opinione religiosa si è spesso dimostrata più potente dello Stato.
Si potrebbe concludere che le convinzioni sono il potere fondamentale nei rapporti sociali.
Si ritiene per tradizione che le convinzioni abbiano origini mentali, ma questo è vero soltanto per le origini prossime: sullo sfondo troviamo sempre, invece, una forza esercitata al servizio dei qualche dottrina.
Oggi c'è l'abitudine di negare alla ragione una forza determinante negli affari umani: pure, il successo scientifico è la dimostrazione precisa del contrario.
Gli uomini di scienza provano ai profani intelligenti che un certo atteggiamento intellettuale è favorevole alla potenza militare e alla ricchezza, e tutti desideravano tanto proprio queste cose che il nuovo atteggiamento intellettuale vinse su quello del Medioevo nonostante la forza della tradizione, le redini della chiesa e i sentimenti legati alla teologia cattolica.
Mi si dice che l'ortodossia e la virtù mi condurranno al Cielo dopo la morte; io provo piacere a credere ciò, e quindi, con ogni probabilità lo crederò.
La causa della fede non è più nella scienza, l'evidenza dei fatti, ma la sensazione di piacere derivante dalla convinzione, insieme ad una forza assertiva abbastanza vigorosa da rendere credibile la convinzione stessa.
La forza della pubblicità appartiene allo stesso tipo.
È piacevole credere nelle pillole, perché ci danno speranza di una migliore salute; ed è possibile crederci se le loro qualità ci vengono ripetute con sufficiente frequenza ed enfasi.
La propaganda deve far leva su desideri già esistenti, ma essa sostituisce alla prova dei fatti le continue ripetizioni.
La fede, se non è semplicemente tradizionale nasce da due fattori: desiderio, dimostrazione, ripetizione.
Se non c'è né desiderio né dimostrazione, non ci sarà fede!
Per creare una fede di massa, del tipo cioè che ha importanza sociale, occorre che siano presenti tutti e tre gli elementi anche se in quantità diverse, la qualità totale di fede può restare immutata.
Per far accettare una convinzione che disponga di poche prove, occorre una propaganda più intensa che per una convinzione ampiamente dimostrata; sia l'una che l'altra offrono ai desideri le stesse soddisfazioni; e così via.
Dicevo che la propaganda deve far leva sul desiderio: a conferma di ciò posso citare il fallimento della propaganda di Stato quando si opponga al sentimento nazionale.
Il potere applicato alla convinzione, come tutte le altre forme di potere, tende a fondersi, a concentrarsi, a condurre a un monopolio di Stato.
Ci sono tuttavia alcuni esempi importanti esercitati sulle convinzioni.
Il più interessante è quello del pensiero scientifico.
Oggi la scienza è incoraggiata dallo Stato, ma in antico non era così: Galileo dovette ritrattarsi, si impedì a Newton di diventare "direttore della Zecca", Lavoisier fu ghigliottinato perché "la repubblica non ha bisogno di scienziati".
Pure, questi uomini ed alcuni altri come loro, furono i creatori del mondo moderno, e la loro importanza sulla vita sociale fu più profonda di qualsiasi altro uomo passato alla storia, senza escludere Cristo e Aristotele.
L'unico altro uomo la cui influenza ebbe una simile importanza fu Pitagora e la sua esistenza non è certa.