Quindi c'è bisogno sempre di un capo poiché molte persone non sentono di avere qualità - pensiero- forza - determinazione per portare un gruppo alla vittoria, anche se si è consapevoli che non si può fare il bene di tutti. Ma dei molti sì!
Un profeta moderno attuale deve essere nemico del fanatismo che divide l'umanità in due fronti da aizzare l’uno contro l'altro con tutti i più diabolici mezzi di distruzione, l'equilibrio del terrore non è un modo per impedire la guerra e maschera altri motivi: il potere sulle masse inermi.
Il profeta Elia, ma anche Gandhi in India e non solo, ribadiscono il concetto che sul “non uccidere” sta il fondamento di ogni progresso, di ogni divenire umano.
Eppure uccidiamo tanto! E non uccidiamo soltanto nel corso di stupide battaglie, di stupide sparatorie per strada: no! Uccidiamo obbligando giovani ad abbracciare, per ragioni di necessità, professioni per le quali non sono tagliati.
Uccidiamo chiudendo gli occhi alla povertà, alla miseria, alla vergogna.
Ovunque, attende la vita, ovunque fiorisce il futuro, sempre noi ne schiacciamo in piedi.
Oggi c'è bisogno di più profeti, che insegnino al popolo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, regole di uguaglianza tenendo conto che non siamo tutti uguali. Che bisogna fare distinzione fra i due tipi: il remissivo e l’imperioso.
Dice Adler: "Gli individui servili vivono secondo le leggi e regolamenti di altri; costoro si sente irresistibilmente spinti a occupare posizioni servili, ma non di sottomissione, paura, sfruttamento; qui l'uguaglianza è il rispetto dei lavori anche i più umili di tutti gli esseri umani.
Attualmente potrebbe essere un avvicinamento al moderno profetismo il Movimento 5 Stelle, ma è ancora carente di alcune regole.
Bisogna trovare un nuovo rapporto tra etica e nuovi profeti, ragionare sullo sviluppo e sottosviluppo dei popoli.
Io, uno dei tanti!