Significa qualsiasi cosa desideri.
"Esistenza" è un termine migliore.
Tutti i maggiori pensatori sono "esistenzialisti": hanno accantonato definitivamente la parola "Dio".
Per loro, l'esistenza in quanto tale, è più che sufficiente.
La vita è lo scopo di ogni cosa.
Per questo, essa non può avere altro scopo se non se stessa: lo scopo della vita è intrinseco.
Esso ha in sé lo scopo di crescere, di espandersi, di celebrare, di danzare, di amare, di gioire... questi sono tutti aspetti della vita.
Ma fino a oggi, nessuna religione ha accettato la vita quale scopo di tutti i nostri sforzi, di tutte le nostre ricerche.
Al contrario, esse hanno negato la vita per sostenere un ipotetico Dio.
Ma la vita è così reale che migliaia di anni, di sforzi di tutte le religioni, non sono riusciti a scalfirla, sebbene tutte ne sono state ferme oppositrici: il loro Dio non era il centro più intimo della vita, bensì era disponibile solo rinunciando alla vita.
È stata una sventura che ha duramente colpito l'umanità; l'idea stessa di rinuncia della vita, significa rispettare la morte.
Tutte le religioni adorano la morte.
Il Profetismo vi insegna che non esiste altro scopo che non sia vivere con totalità, da rendere ogni istante una celebrazione.
L'idea stessa di "scopo" introduce nella mente il futuro, perché qualsiasi scopo, qualsiasi fine, qualsiasi meta, ha bisogno di un futuro.
Per molte persone o le vostre religioni, lo scopo della vita è rinunciarvi.
Torturare se stessi in nome di qualche Dio mitologico e ipotetico.
Gli animali non hanno alcuna religione, fatta eccezione per la vita; gli alberi non hanno alcuna religione, fatta eccezione per la vita; le stelle non hanno alcuna religione, fatta eccezione per la vita.
Tranne l'uomo, l'intera esistenza si fida esclusivamente della vita; non esistono altre divinità, né altri templi.
Non esistono testi sacri.
La vita raccoglie in sé ogni cosa, è il dio ed è il tempio ed è il testo sacro.
E viverla totalmente, appassionatamente, è la sola religione.